STUDIO APPARATO DIGERENTE A CASARANO (LE)
Esplorazione dell'apparato digerente
Lo Studio dell' Apparato Digerente è un’indagine radiologica che permette di osservare con precisione l’esofago, lo stomaco e il duodeno attraverso l’utilizzo di un mezzo di contrasto radiopaco. Si tratta di un esame che offre informazioni dettagliate sulla forma degli organi e sulle loro funzionalità, risultando essenziale per la diagnosi delle patologie che coinvolgono le prime vie digestive. Grazie alla visione in tempo reale del transito del mezzo di contrasto, questo studio rappresenta uno strumento utile per approfondire sintomi gastrointestinali e per supportare il lavoro clinico del medico radiologo in modo accurato.
In cosa consiste l’esame dell’apparato digerente
Lo studio radiologico dell’apparato digerente si basa sulla somministrazione orale di solfato di bario, un mezzo di contrasto che rende ben visibili le strutture interne agli esami con raggi X. Il paziente viene invitato a bere alcuni sorsi del preparato mentre il radiologo osserva il movimento del contrasto lungo il canale alimentare. Questa visione dinamica consente di analizzare il comportamento dell’esofago, la distensibilità dello stomaco e il passaggio verso il duodeno, offrendo un quadro completo della funzionalità del tratto superiore del sistema digestivo.
L’esame è indicato quando vi è la necessità di chiarire alterazioni strutturali o funzionali. Può essere utile per identificare ernie iatali, processi infiammatori, dislocazioni organiche, stenosi, disturbi motori o ulcerazioni. È inoltre impiegato per approfondire sintomi come dolore toracico o addominale, pirosi, difficoltà nella deglutizione, vomito ricorrente, senso di pesantezza dopo i pasti o calo dell’emoglobina dovuto a sanguinamenti non evidenti. In tutti questi casi, lo studio offre una rappresentazione chiara delle anomalie e facilita un inquadramento clinico accurato.

Preparazione e svolgimento dell’esame
Per ottenere risultati affidabili, lo Studio Apparato Digerente richiede che il paziente si presenti a digiuno da almeno sei ore, evitando anche liquidi. Questo passaggio è fondamentale per liberare lo stomaco e il duodeno da residui alimentari che potrebbero interferire con la visibilità del mezzo di contrasto. È importante segnalare al radiologo eventuali terapie farmacologiche in corso, allergie o condizioni particolari. Le pazienti devono informare sempre il medico in caso di possibile gravidanza, poiché l’esame non è eseguibile durante la gestazione.
Prima dell’indagine il paziente viene invitato a indossare un camice monouso ed eliminare ogni oggetto metallico, che potrebbe alterare le immagini radiografiche. Una volta posizionato sull’apparecchio, gli viene somministrata una polvere effervescente che facilita la distensione delle cavità da osservare. Successivamente vengono assunti alcuni sorsi di mezzo di contrasto, mentre il radiologo guida il paziente in diverse posizioni per ottenere una completa verniciatura delle pareti degli organi. Durante le acquisizioni è fondamentale rimanere immobili e trattenere brevemente il respiro per garantire immagini nitide. L’esame dura mediamente dai dieci ai venti minuti, in base alla collaborazione del paziente e alla complessità del quadro clinico.


Dopo l’esame e controindicazioni
Al termine dello studio, non sono previste restrizioni particolari e il paziente può riprendere immediatamente le normali attività quotidiane. Il mezzo di contrasto ingerito viene eliminato naturalmente tramite le feci nell’arco di pochi giorni. In questo periodo non è consigliabile eseguire altre indagini radiografiche o TAC dell’addome e delle aree limitrofe, poiché la presenza del bario potrebbe sovrapporsi e compromettere la corretta interpretazione delle immagini.
Esistono tuttavia alcune condizioni in cui l’esame non può essere eseguito. La gravidanza rappresenta la principale controindicazione, poiché le radiazioni possono essere potenzialmente dannose per il feto. Lo studio può essere limitato anche quando il paziente non è in grado di mantenere la posizione eretta o di collaborare ai cambi posturali richiesti. Inoltre, l’utilizzo del bario non è indicato quando vi è un sospetto di perforazione o occlusione gastrointestinale, poiché il materiale potrebbe causare irritazioni severe se fuoriuscisse dal tratto digestivo. In questi casi il radiologo utilizza mezzi di contrasto alternativi, come quelli a base di iodio.



